martedì 21 ottobre 2008

Tempi duri per Paganetto

C'è un uomo che gira per Roma con l'aria terribilmente incazzata. Non è romano perché è nato a Genova 68 anni fa, poi ha imboccato dal '70 la strada accademica fino a diventare preside della facoltà di Economia dell'Università Tor Vergata. È Luigi Paganetto, l'economista che nel luglio 2005 è diventato commissario straordinario dell'Enea, incarico che si è trasformato nella presidenza dell'Ente nel febbraio 2007. Adesso gli è piombata sulla testa la notizia che il Governo vuole di nuovo commissariare l'Ente cambiandone perfino il nome in "Enes", Ente per l'energia e per lo sviluppo sostenibile. Quest'idea a Paganetto non piace affatto e prima di ritornare sulla barca che rappresenta l'hobby preferito, spara cannonate contro la scelta del Governo che ai suoi occhi appare del tutto incomprensibile.
Così ha fatto con parole forti in un'intervista della settimana scorsa al "Sole 24 Ore" che gli taglierà definitivamente le gambe per un nuovo incarico. Per lui che è un uomo tendenzialmente moderato e abbastanza triste, vale la stessa logica della scure che sta colpendo altri personaggi che speravano molto nel Governo di centrodestra.

Dagospia

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